Pur scervellandomi non sono riuscita a trovare una risposta, quindi piuttosto che poltrire a letto- dove si stava benissimo- ho deciso di recensire l'ultimo libro che ho letto e che ho amato.
Vi sto parlando di Black Ice, di Becca Fitzpatrick ( Oh, sì, avete capito bene! Lei è la stessa della saga dell'Angelo Caduto, saga che ho altrettanto amato.)
Il libro, è edito in Italia dalla Piemme ed è in uscita da noi il 7 Ottobre, quindi ringrazio la casa editrice per avermelo inviato in anteprima e avermi dato la possibilità di leggerlo.
Il libro, come vi ho già detto, mi è piaciuto tantissimo ma... cominciamo dall'inizio!
Autrice: Becca Fitzpatrick.
Editore: Piemme
Pagine: 400
Data di uscita: 8 Ottobre 2014
Prezzo:€ 16,90
Pagine: 400
Data di uscita: 8 Ottobre 2014
Prezzo:€ 16,90
"Dopo essere stata lasciata dal fidanzato Calvin, Britt Pfeiffer decide di partire per un viaggio in montagna insieme alla sua migliore amica, Korbie, sorella di Calvin. Il loro programma è di fare base nello chalet della ricca famiglia di Korbie, rilassarsi davanti al fuoco e passeggiare per i sentieri.
In realtà il vero scopo di Britt è rivedere Calvin, tornato a casa da Stanford per le vacanze di metà corso. Britt si è allenata per mesi nel trekking solo per far colpo su Calvin, che è un vero esperto di montagna. Vuole dimostrargli di essere cambiata e vuole farlo pentire di averla lasciata senza nemmeno darle una spiegazione.
Poco prima di raggiungere lo chalet, una tempesta improvvisa di neve sorprende Britt e Korbie in mezzo alla strada. La neve cade così fitta che la loro jeep non riesce a proseguire. Le ragazze sono costrette a scendere e a cercare riparo per la notte, in attesa che la tempesta smetta. Dopo un’ora di cammino nella neve, arrivano ad un capanno isolato occupato da due affascinanti ragazzi, Shaun e Mason, che le fanno subito accomodare all’interno.
Ma la scelta di Britt e Korbie si rivelerà pessima. I due ragazzi non sono i gentiluomini che sembrano. Sono dei fuggitivi che nascondono un terribile passato. Le due ragazze si trovano loro malgrado coinvolte nei piani di fuga dei due.
Per salvare la sua vita e quella di Korbie, Britt deve condurre Shaun e Mason a valle, in condizioni di freddo estremo e sotto la tempesta di neve. La sua unica speranza è cercare di sopravvivere il più a lungo possibile, in attesa che Calvin si metta alla loro ricerca. Perché Calvin, non vedendole arrivare, verrà sicuramente in loro soccorso. O forse no?"
La saga di Hush, Hush è da sempre una delle mie preferite, ma una delle mie domande ricorrenti prima di leggere Black Ice, era sempre: che cosa dovrei aspettarmi da un libro di questo genere?
Perché, sappiamo tutti che è la prima volta che l'autrice si allontana dal Fantasy e si butta a capofitto nel thriller.
Nonostante questo, e anche alcuni dubbi iniziali la Fitzpatrick, ancora una volta, non mi ha deluso.
A mio parere, è una di quelle autrici camaleontiche che riescono a scrivere libri di qualsiasi genere.
Nel libro il tema principale è la sopravvivenza in situazioni di estremo pericolo, ma non mancano la violenza e l'uso delle armi( di cui, molte volte, si era vista una traccia anche nei libri scritti in precedenza, anche se in maniera più velata) e perché no!? Anche l'amore non è di certo assente.
Britt è la vera protagonista, Korbie le fa solo da spalla, anche perché per gran parte del libro resta fuori dalla scena, apparendo parecchie volte solo sotto forma di "fantasma" nei flashback - che sono, tra l'altro, molto frequenti... Tutte le azioni di Britt hanno l’unico scopo di dimostrare a Calvin quanto sia cambiata e non sia più la ragazza insicura che si appoggiava a lui per ogni cosa. E questa è stato forse il tratto della protagonista che mi è piaciuto di meno.
Calvin è invece il fidanzato perfetto, il fratello premuroso, lo studente di successo di Stanford. Questo è però solo quello che vedono tutti. Calvin è, in realtà, un ragazzo problematico che nasconde a tutti la sua vera natura, soprattutto al padre, un uomo crudele che pretende da Calvin ferrea disciplina e massimi risultati in tutto. Padre che è proprio la causa dei problemi del figlio.
Con Calvin, nulla è come sembra.
Mason è il personaggio più misterioso di tutti ( non che il mio preferito *-* ). Il mistero che lo riguarda verrà rivelato solo alla fine e giustificherà in parte le azioni terribili che il ragazzo è costretto a commettere, anche quella di prendere Britt in ostaggio facendolo cambiare agli occhi dei lettori ( anche se io, non l'ho mai odiato)
Mason tiene Britt lontano e fa di tutto per farsi odiare, sapendo perfettamente che la sua vicinanza mette la ragazza in pericolo. Ma poi si rende conto che non riesce a fare a meno di lei e fa di tutto per salvarle la vita, difendendola persino da Shaun - l'altro rapitore.
Shaun è appunto il più cattivo dei due, senza nessuna pietà, a lui non importa nulla delle ragazze che tiene in ostaggio se non perché lo potrebbero aiutare a scappare dalla montagna.
E' il personaggio che più ho odiato, dopo Calvin( eh, sì, lo odio proprio), e quello che - allo stesso tempo - mi ha fatto più pena, e non so spiegarmi neanche il motivo.
L'ambientazione è piuttosto realistica, ma non si rimane mai fermi troppo a lungo nello stesso luogo, dal momento che - essendo fuggitivi - i ragazzi ( con Britt al seguito) devono andarsene dalla montagna e per far questo si sposteranno più di una volta, seguendo una mappa che Britt ha rubato a Calvin e che verso la fine si rivelerà più di quanto in realtà è.
In conclusione, ho adorato il libro e non vedo l'ora di leggerne un altro della stessa autrice!
L'autrice
Cresciuta a Centerville, Utah, si è laureata in medicina nell'aprile del 2001 presso la Brigham Young University. Ha poi lavorato come insegnante in una scuola di Provo. Ha iniziato a scrivere Il bacio dell'angelo caduto nel 2003, dopo essere stata iscritta da suo marito ad un corso di scrittura.