Autore: John Green
Editore: Rizzoli
Pagine: 391
Prezzo: 14,00 €
"E se la ragazza dei tuoi sogni piomba in camera tua nel cuore della notte? La segui, ovvio. E quando scappa, la rincorri. Quentin Jacobsen è sempre stato innamorato di Margo Roth Spiegelman, fin da quando, da bambini, hanno condiviso un’inquietante scoperta. Con il passare degli anni il loro legame speciale sembrava essersi spezzato, ma alla vigilia del diploma Margo appare all’improvviso alla finestra di Quentin e lo trascina in piena notte in un’avventura indimenticabile. Forse le cose possono cambiare, forse tra di loro tutto ricomincerà. E invece no. La mattina dopo Margo scompare misteriosamente. Tutti credono che si tratti di un altro dei suoi colpi di testa, di uno dei suoi viaggi on the road che l’hanno resa leggendaria a scuola. Ma questa volta è diverso. Questa fuga da Orlando, la sua città di carta, dopo che tutti i fili dentro di lei si sono spezzati, potrebbe essere l’ultima"
Ho comperato questo libro alla stazione di Firenze, mentre aspettavo il treno che mi avrebbe riportata a casa.
L'ho comperato praticamente ad occhi chiusi, sotto consiglio di una mia mia amica che aveva letto altri libri di John Green e alla quale erano piaciuti tantissimo.
Se devo dir la verità ero un po' scettica riguardo all'autore; non so, forse perché credevo che tutti lo sopravvalutassero e lo pavoneggiassero troppo per Colpa delle Stelle oppure Cercando Alaska ma ora so che tutto ciò che dicevano e dicono è la pura e semplice verità.
John Green è un vero e proprio genio, e leggendo "Città di Carta" lo ho capito.
"Da quassù non vedi la ruggine, la vernice scrostata, ma capisci che razza di posto è davvero. Vedi quanto è falso! Non è nemmeno di plastica, persino la plastica è più consistente. È una città di carta. Guardala Q: guarda quei viottoli, quelle strade che girano su se stesse, quelle case che sono state costruite per cadere a pezzi. Tutte quelle persone di carta che vivono nelle loro case di carta, che si bruciano il futuro pur di scaldarsi. Tutti quei ragazzini di carta che bevono birra che qualche cretino ha comprato loro in qualche discount di carta. Cose sottili e fragili come carta. E tutti altrettanto sottili e fragili. Ho vissuto qui per 18 anni e non ho mai incontrato qualcuno che si preoccupasse delle cose che contano davvero."
Ma cosa sono le cose che contano davvero?
Il protagonista del libro, Quentin (o Q, come lo chiamano gli amici), pensa di saperlo.
Per Q, che ha delle idee molto chiare riguardo al suo futuro, le cose importanti sono tre: frequentare un buon college, trovarsi un bel lavoro e, un giorno, avere anche una famiglia di cui poter andar fiero.
Quentin conduce una vita molto equilibrata, fino a che "l'uragano" Margo non si abbatte su di essa, stravolgendola del tutto in poco tempo.
Margo è la ragazza della porta accanto e rappresenta tutto quello che Q non si è mai sognato di essere. E' spensierata, libera, coraggiosa e sempre in cerca di nuove avventure. E' la ragazza con cui tutti a scuola vorrebbero stare, quella di cui tutte vorrebbero essere amiche. E' popolare e le piace essere una persona fuori dagli schemi.
Lei e Q. erano amici, da bambini, ma poi, dopo una macabra scoperta nel parco, non si sono più rivolti la parola.
Poi accade quello che per Q. è sempre stato l'impensabile; Margo , che non si è interessata alla sua esistenza per anni, una notte bussa alla sua finestra per coinvolgerlo in una pazza avventura che ha progettato dopo aver scoperto il tradimento da parte del suo ragazzo.
Quentin decide di aiutarla e sgattaiola fuori dalla propria casa nel bel mezzo della notte.
La mattina dopo però, Quentin scopre che Margo se ne è andata di casa per l'ennesima volta. Questa volta però non sarà come tutte le altre e Q se lo sente dal principio. Passato qualche giorno, Margo non torna come ha fatto sempre ed è così che Q inizia la sua disperata ricerca attraverso le "città di carta".
Più di ogni altra cosa, questo libro, è una grande metafora sul passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Green ripercorre con entusiasmo, e un filo di malinconia, quei momenti in cui qualsiasi adolescente capisce che il periodo dei giochi è terminato e si inizia a fare sul serio.
Green ha basato il suo romanzo soprattutto sulla riflessione e sull'analisi delle cose, su quello che le persone sono o non sono agli occhi degli altri, di quello che sembrano e non sembrano.
Un grande esempio di questa riflessione è sicuramente il personaggio di Margo.
La ragazza, quella che tutti vorrebbero avere come amica e che appare agli altri come una vera e propria "forza", si rivela essere fragile e insicura nel finale della storia.
Una delle cose che mi è piaciuto di più del libri - o meglio, di John Green - è il suo modo di scrivere.
La sua, è un tipo di scrittura adatto a tutti ma che non risulta mai banale.
E' riuscito a strapparmi sorrisi, risate e persino qualche lacrimuccia per tutto il corso della lettura e trovo che abbia descritto benissimo la realtà degli adolescenti attuali.
Il suo libro offre una marea di spunti di riflessione e vi assicuro che è veramente un libro da leggere, se non lo avete ancora fatto!
“Ognuno all'inizio è una nave inaffondabile. Poi ci succedono alcune cose: persone che ci lasciano, che non ci amano, che non capiscono o che noi non capiamo, e ci perdiamo, sbagliamo, ci facciamo male, gli uni con gli altri. E lo scafo comincia a creparsi. E quando si rompe non c'è niente da fare, la fine è inevitabile. Però c'è un sacco di tempo tra quando le crepe cominciano a formarsi e quando andiamo a pezzi. Ed è solo in quel momento che possiamo vederci, perchè vediamo fuori di noi dalle nostre fessure e dentro gli altri attraverso le loro.”
L'autore
JOHN GREEN è nato nel 1977. È cresciuto in Florida e in Alabama, dove ha frequentato una scuola non molto diversa da Culv
er Creek, e oggi vive a Indianapolis. “Cercando Alaska” è stato il suo primo romanzo e negli Stati Uniti ha vinto numerosi premi come miglior libro per Young Adults. Nel 2014 diventerà un film della Paramount Pictures scritto e diretto da Josh Schwartz, il creatore di The O.C. Rizzoli ha pubblicato anche Teorema Catherine e Città di carta.